Villa Tiepolo Passi, sin dall’Ottocento, è proprietà dei conti Passi de Preposulo. Ma chi è questa famiglia, e chi sono i Tiepolo, da cui arriva il nome della dimora?
I Tiepolo, casata patrizia di origine romana rifugiatasi nelle lagune venete a seguito delle grandi invasioni barbariche, appartengono alle Dodese, le dodici famiglie dette anche “apostoliche” che elessero il primo doge di Venezia nel 697 d.C.
Fu Ermolao Tiepolo, procuratore di San Marco e senatore della Repubblica, a completare la costruzione della Villa nella prima metà del Seicento secondo gli stilemi di Vincenzo Scamozzi, allievo del Palladio, in un luogo dove i Tiepolo conducevano attività già dai primi del ‘500. Il figlio Giandomenico, poi, la abbellì con gli affreschi trompe-l'œil del piano nobile.
I de Preposulo sono un’antica famiglia bergamasca la cui storia documentata risale all’anno 973 d.C. Il soprannome “Passi” risale al 1307, quando Ottopasso de Preposulo compose la pace tra Guelfi e Ghibellini nei territori di Bergamo.
Da allora, i membri della famiglia furono soprannominati “quelli de la pas” (quelli della pace), da cui “i Pas” e quindi “i Passi”. La famiglia acquisì le proprietà dei Tiepolo per vie ereditarie nella prima metà dell’800 e, alla fine del secolo, il conte Enrico Matteo si trasferì definitivamente in Veneto. Tra gli avi dei Passi si annoverano santi, grandi prelati, generali, scienziati e politici che hanno vissuto in prima persona le grandi vicende del Paese. Da oltre vent’anni, la famiglia ha avviato un affascinante progetto di tutela e promozione del patrimonio d‘arte, architettura, paesaggio e civiltà custodito nella Villa.