Il Castello di Thiene, con i suoi lunghi secoli di storia, accoglie i ricordi di un passato lontano e, molti di questi, sono custoditi nella cappella gentilizia di fronte al torrione d’ingresso. La Chiesa, pur avendo subito qualche trasformazione nel corso dell’Ottocento, si presenta ancora piuttosto integra rispetto al progetto originale di fine XV secolo.
Sull’altare si conserva l’ancona attribuibile allo scultore Pietro Lombardo, o alla sua scuola, divisa in tre parti: la Madonna con bambino al centro, San Bartolomeo e San Francesco ai lati, il Padre Eterno contornato da cherubini nel timpano. Accanto all'altare si trova la porta di accesso alla sagrestia dove, nel frontone ad arco, è scolpito in altorilievo un Cristo sorretto da due angeli.
Al centro della Chiesa, sul pavimento, è posata la lastra in pietra, riccamente decorata, del sepolcro di Francesco Porto, Generale Collaterale della Repubblica di Venezia.
Ancora, nella Cappella è conservato il ritratto di scuola veneta del XVII secolo di San Gaetano Thiene.
La vita di Gaetano è una vita piena, fondamentale per la storia della Chiesa e d’Italia: entra nella curia romana nel 1506 come protonotario apostolico ed è ordinato sacerdote nel 1516. Qualche anno dopo, nel 1522, fonda l'Ospedale degli Incurabili (ovvero i sifilitici).
Rinuncia a cariche e benefici e nel 1524 dà vita, insieme a Gian Pietro Carafa - futuro Papa Paolo IV - alla prima congregazione di chierici regolari, i Padri Teatini, con lo scopo di restaurare nella Chiesa la regola primitiva di vita apostolica, espressione della volontà di rinnovamento della vita ecclesiastica. Nel 1527 le truppe di Carlo V saccheggiano Roma: Gaetano, con i suoi confratelli, raggiunge fortunosamente Venezia, dove abiterà per qualche anno prima di trasferirsi a Napoli. Nella città partenopea fonda la prima Casa Teatina e il Monte di Pietà, da cui trarrà origine il Banco di Napoli. È qui che muore il 7 agosto 1547. Verrà sepolto in San Paolo Maggiore accompagnato dall'iscrizione “Qui giace colui che molto prega per il suo popolo”.
Gaetano è stato beatificato nel 1629 da Urbano VIII e proclamato Santo da Papa Clemente X Altieri, anche su istanza di Luigi XIV Re di Francia.